Un incontro che ha lasciato un segno profondo
Cari studenti, cari professori, benvenuti e grazie di aver raccolto l’invito ad essere qui oggi, invito che vi abbiamo rivolto insieme all’Associazione per l’amicizia Italia – Birmania.
Esattamente un anno fa la nostra città riceveva il dono, il regalo di un incontro eccezionale, l’incontro con la sig.ra Aung San Suu Kyi. Un incontro che ha lasciato un segno profondo, in noi ma anche in lei perché – come per tutti gli incontri “veri” – si crea una inaspettata famigliarità che unisce. E dopo ce lo racconterà lei stessa
E come tutti gli incontri veri, genera legami che non si esauriscono più, ma fanno parte di noi per sempre: vale certamente per la Sen. Soliani ed il prof. Malpeli, ma vale anche per noi, vale anche per me che non ero qua a Parma lo scorso anno e che dunque ho incontrato la Sig.ra soltanto attraverso la lettura del suo discorso. Discorso che ho riletto ancora una volta ieri, per prepararmi a questo momento.
Cosa mi ha colpito di più ? Voi avete riflettuto a lungo sulle parole di questo discorso, e tra poco ci mostrerete ciò che avete realizzato. Adesso proverò anch’io, in poche battute, a dirvi cosa ha colpito me.
- 1. Il nostro desiderio di libertà => Il valore inestimabile di ciascuno di noi
La prima cosa importante riguarda Il valore inestimabile di ciascuno di noi: “nonostante tutte le differenze, avete scoperto che cosa ci unisce, che cosa c’è di simile tra noi: il nostro desiderio di libertà, il nostro desiderio di vivere in pace”. E’ questo desiderio – insopprimibile nemmeno dalle dittature più violente – che rende ciascuno di noi unico e irripetibile: parlando del venditore ambulante, la sig.ra diceva: “non è vero che non sei nessuno. Ognuno è qualcuno. Ognuno è importante in qualche modo.”
- 2. Che genera amicizia e comunione (familiarità universale)
Accorgersi di essere costituiti tutti da un inesauribile desiderio di libertà e di felicità porta a scoprire il valore dell’amicizia vera, capace di superare anche distanze planetarie: la sig.ra diceva: “quando sono stata agli arresti domiciliari tanti anni… ho sempre pensato: se avessimo anche un solo vero amico al nostro fianco in ogni situazione, allora potremmo sfidare tutti, in cielo e sulla terra.” Quasi al termine del suo discorso, ha detto una cosa che mi ha messo i brividi: “noi non abbiamo mai saputo quello che cercavate di far per aiutarci, ma ora lo sappiamo. Anche quando non sapevamo… voi DOVETE averci aiutato, perché eravamo sempre pieni di speranza.” Penso che questa sia una definizione bellissima di amicizia, che vale per tutti noi e voi: la prima caratteristica dell’amicizia non è condividere gli stessi gusti o passare molto tempo insieme, la prima caratteristica è ricordarci a vicenda del desiderio di libertà che abbiamo dentro e di sostenerci nella speranza di vederlo esaudito. Perché si può essere schiavi di una moda, o della noia, anche qui in Italia, dove non c’è una dittatura ma un sistema democratico; possiamo decidere di vivere senza libertà anche noi.
- 3. Per trasformare – migliorare il mondo attraverso l’impegno quotidiano (responsabilità, valore del tempo)
Ecco allora che parole difficili, parole “da grandi” come “responsabilità”, “impegno”, “futuro” diventano più facili da comprendere: cosa vuol dire “responsabilità” ? vuol dire “rispondere”. A cosa ? Al desiderio di libertà che abbiamo detto prima. Come ? dentro la realtà quotidiana che abbiamo davanti (lo studio, i compiti, gli interessi, gli amici… i genitori, tutto!). La sig.ra ha insistito molto su questo punto dell’impegno quotidiano, forse preoccupata di non essere dipinta come una “super-eroe” inimitabile. “Concèntrati su quello che devi fare al momento, adesso, e fallo nel modo migliore possibile. Facendo così, porterai a termine tutte quelle cose che ti sembravano impossibili da realizzare. (…) guardate a quello che potete fare ora, oggi, in questo momento, e fate il meglio che potete(…) e se sentite che non avete dato il meglio, non siate scoraggiati perché avete un altro momento davanti a voi. (…) Ma cercate di non sprecare tutte le opportunità che avete. Se approfittate di ogni opportunità come se fosse la prima e l’ultima che avrete, vedrete che avrete costruito un futuro non solo per voi, ma anche per chi vi sta attorno” CHE INTENSITA’ DI VITA ! Non so voi, ragazzi, ma io vorrei vivere ogni istante della mia giornata con questa intensità. L’aiuto che avete offerto in occasione dell’alluvione è stato per me un esempio di questo.
- 4. COSA C’ENTRA CON LA SCUOLA ?
Ai vostri professori dovete chiedere di insegnarvi i contenuti delle materie per potere entrare sempre di più dentro la realtà delle cose: nella realtà naturale con le materie scientifiche, nella pensiero umano e nella storia delle relazioni tra gli uomini con le materie umanistiche e letterarie. Perché, come diceva sempre la sig.ra “La realtà supera di gran lunga la fantasia”, è più ricca. Con i vostri compagni e amici, invece, dovete aiutarvi a vicenda per vivere ogni istante delle lezioni e dello studio come un “gradino”, un centimetro di impegno che fa crescere il vostro desiderio di libertà, per “rendere le nostre case più felici”.
Intervento di Giovanni Desco
Dirigente Ufficio Scolastico per l’ambito provinciale di Parma