Domenica 21 maggio dalle 11 alle 12 a Roma, presso il Largo di Torre Argentina in Via di San Nicola di Cesarini, si terrà l’iniziativa “La causa birmana è una questione globale”, manifestazione pacifica in favore del Myanmar, oppresso da oltre due anni dalla dittatura militare. L’evento è un’occasione per fare un appello ai Paesi del G7 riuniti dal 19 al 21 maggio a Hiroshima (Giappone) per agire in favore del popolo birmano, devastato dalle oppressioni militari, tra omicidi, violenze e distruzioni.
Gli enti promotori dell’iniziativa hanno inviato una lettera al ministro degli Esteri Antonio Tajani, intitolata “Standing Together Against Tyranny: An Urgent Appeal to Japan and the G7 Nations to Act Against the Myanmar Military Junta”. «Esortiamo il G7, e in particolare il Giappone, a intervenire contro il tentativo incostituzionale e fallito della giunta militare di prendere il potere, che ha portato a un’escalation di violenza contro il popolo del Myanmar», si legge nella lettera. «Come forse sapete, la situazione in Myanmar è terribile. Circa 60.000 case e strutture di civili sono state rase al suolo o distrutte e quasi il 50% della popolazione del Myanmar è caduta in povertà. Oltre 17,6 milioni di persone hanno un estremo bisogno di assistenza umanitaria».
L’invito ai Paesi del G7 è quello di fornire aiuti concreti alla popolazione birmana, a partire dal rifiuto della legittimità del governo militare e dall’adozione o dall’inasprimento di sanzioni economiche.
L’evento inizierà alle ore 11 con i saluti, fra cui quello di Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, già Presidente dell’Associazione parlamentare Amici della Birmania. Seguiranno interventi e testimonianze, fra cui quelle di un gruppo di giovani volontari che si trovano in prima linea al confine con il Myanmar per soccorrere i feriti ed aiutare i profughi del popolo birmano. L’iniziativa sarà inframmezzata da momenti musicali.
L’iniziativa è a ingresso libero e non richiede prenotazione.