Rassegna Stampa

“Quell’alleanza per formare i futuri medici del Myanmar” (Gazzetta di Parma, 7 settembre 2022)

Sulla Gazzetta di Parma del 7 settembre 2022 è uscito un lungo articolo a firma di Riccardo Zinelli sul progetto di formazione dei futuri medici del Myanmar, che coinvolge direttamente la Associazione.

Quell’alleanza per formare i futuri medici del Myanmar

Gioca di squadra il Dipartimento di Medicina dell’Ateneo che, insieme ai ricercatori del Lais – un centro di ricerca medica all’avanguardia guidato dal professor Ricardo Valentim dell’Università Federale del Rio Grande do Norte (Brasile) – ha stretto un’intesa che permetterà agli studenti di medicina del Myanmar di proseguire i loro studi a distanza. Dopo il golpe militare infatti, molti di questi ragazzi, per protesta hanno scelto di non frequentare più le università birmane controllate dai militari. Ieri nelle aule di medicina all’interno del Maggiore, si è tenuta una riunione con la delegazione brasiliana per mettere a punto i dettagli della collaborazione, che riguarderà anche altri progetti oltre a quello per gli studenti del Myanmar. Parte della delegazione brasiliana si è anche recata a visitare la redazione della «Gazetta», dove è stata accolta dal direttore Claudio Rínaldi. «L’Università è orgogliosa di ospitare questa iniziativa di grande importanza sociale – ha affermato Ovidio Bussolati, direttore del dipartimento di Medicina e Chirurgia-. È evidente l’importanza della ricerca medica, portata avanti anche nel laboratorio didattico per la simulazione in Medicina del nostro ateneo, di cui è responsabile il professor Leopoldo Sarli. Sono convinto che questa nuova collaborazione potrà dare ottimi frutti». «Dopo il colpo di stato militare, c’è ancora più bisogno di staff sanitario – ha spiegato in collegamento Zaw Wai Soe, ministro della Salute e dell’Università nel Governo di unità nazionale (in esilio) del Myanmar -: nonostante la nostra protesta fosse pacifica, migliaia e migliaia di nostri concittadini sono stati feriti gravemente, o uccisi, durante la repressione delle proteste da parte dei militari. Sono grato a tutti voi, a cui chiedo: vi prego, non lasciateci soli». «Si consolida la nostra collaborazione con gli atenei brasiliani, in particolare con il Lais dell’Università Federale del Rio Grande do Norte – ha sottolineato il professor Leopoldo Sarli -. Con i colleghi del Brasile, prepareremo corsi online, che verranno riconosciuti dall’Imperial College di Londra, rivolti agli studenti del Myanmar che vogliono proseguire gli studi». «Nel nostro laboratorio, produciamo scienza per migliorare la vita delle persone – ha commentato il professor Ricardo Valentim – e la cooperazione internazionale è parte integrante della nostra missione di ricerca». La senatrice Albertina Soliani, a nome dell’Associazione Amicizia Italia-Birmania, ha parlato di «un filo conduttore che lega gli attori di questa iniziativa: la democrazia, e l’idea di una sanità pubblica intesa come sanità della comunità. Mentre alcuni continuano ad investire sulla guerra, con internet sosteniamo i sogni dei giovani studenti del Myanmar e aiutiamo a costruire la pace».

Riccardo Zinelli

 

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