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Amicizia Italia-Birmania nel nome di Giuseppe Malpeli: incontro del 29 Dicembre 2015

Il nome di Giuseppe Malpeli, scomparso due mesi fa, è oggi parte costitutiva del nome dell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania da lui fondata alcuni anni fa. Vasta è la rete di rapporti da lui costruiti in Italia e in Birmania. Oggi l’Associazione continua il rapporto di amicizia con la Birmania e Aung San Suu Kyi nello spirito della condivisione che lui ci ha insegnato.
Dietro indicazione di Giuseppe l’Associazione ha eletto presidente Carlo Ferrari, già interprete personale di Aung San Suu Kyi durante il suo viaggio a Parma nell’ottobre 2013.
L’Associazione è rappresentata in Birmania da Thura Thun, giovane giornalista di “Democracy Today”, da tempo amico di Giuseppe e attivo sostenitore dell’amicizia tra i nostri due popoli. Thura Thun è in costante contatto con l’Associazione a cui fornisce informazioni di prima mano.

La situazione in Birmania è quella segnata dal cambiamento politico dell’8 novembre scorso. Aung San Suu Kyi e il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia (NLD), hanno stravinto le elezioni e hanno la maggioranza nelle due Camere e in tutti i Parlamenti regionali. Il nuovo parlamento sarà insediato a febbraio e il nuovo governo presumibilmente a marzo-aprile 2016. Fino a quando non sarà cambiata la Costituzione Aung San Suu Kyi non potrà assumere il ruolo di Presidente, tuttavia è lei la guida politica della Birmania. E’ prevedibile che sia lei il capo del governo e ne guiderà l’azione. Fin dai primi giorni ha voluto incontrare il capo del governo uscente, il presidente del parlamento, il capo dell’esercito nonché il vecchio generale Than Shwe per favorire il processo di riconciliazione nazionale. I suoi interlocutori hanno riconosciuto il risultato elettorale. In questi giorni tiene continue riunioni con i suoi parlamentari formandoli alla vita politica con principi molto rigorosi. Nella capitale Naypidaw ha incontrato gli ambasciatori dei principali paesi del mondo: della Cina, del Giappone, dell’India, degli Stati Uniti e anche l’ambasciatore italiano Giorgio Aliberti. A lui ha detto di essere stata molto toccata dall’accoglienza ricevuta a Parma e che le farebbe piacere tornare un giorno.

Di recente la rivista “The Economist” ha dichiarato il Myanmar il paese che nel 2015 ha operato il più importante cambiamento.

L’Associazione continua i suoi progetti nel campo dell’istruzione, della cultura, della sanità. Nei prossimi mesi saranno coinvolti gli studenti di Parma sul tema della democrazia, partendo dall’esperienza birmana e dai discorsi di Aung San Suu Kyi. Siamo in contatto con la Fondazione Daw Khin Kyi, nome della madre di Aung San Suu Kyi, di cui Aung San Suu Kyi stessa è presidente. La Fondazione si occupa di scuola e noi sosterremo la sua attività promuovendo relazioni e gemellaggi tra scuole italiane e scuole birmane. Stiamo sostenendo l’azione di Phyu Phyu Thin, anche sul piano economico, per portare a termine la costruzione in muratura del Centro per la cura dell’AIDS da lei promosso alla periferia di Rangoon. Favoriremo il volontariato sanitario da Parma in Birmania.

Nei prossimi mesi organizzeremo incontri per promuovere la conoscenza della cultura birmana con la collaborazione di Virginia King, una docente birmana che vive in Italia. Promuoveremo la visita in Italia di due parlamentari dell’NLD per favorire lo scambio di esperienze politiche. Allo scopo di raccogliere fondi per finanziare l’attività dell’associazione organizzeremo da gennaio una grande lotteria secondo le indicazioni che Giuseppe ci ha lasciato.

Infine, è in programma l’organizzazione di un viaggio collettivo in Birmania per il prossimo dicembre.

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